
Sveglia presto, biglietti in tasca e via, si parte per Anversa!
Cosa è successo l’8 ottobre ad Anversa?

Una stupenda giornata organizzata da Alma Edizioni per gli insegnanti di italiano per stranieri in Benelux. Il ritrovo alle ore 9 non ha scoraggiato più di cento persone presenti per ascoltare le conferenze dei vari relatori, riunite dal titolo “Idee concrete per la classe di italiano a studenti adulti”.

Si inizia subito con la prima relazione di Marco Dominici e con un simpatico video che riassume un po’ tutto quello che può essere considerato “cultura”: film, televisione, arte, interventi radiofonici, canzoni.

Effettivamente è un punto sempre controverso: come parlare agli studenti della cultura italiana, ma soprattutto cosa considerare cultura?
Secondo la prospettiva pragmatico culturale di Bruner, apprendere una lingua vuol dire anche apprendere i modelli culturali veicolati da quella lingua.
Può sembrare scontato, ma pensiamo un attimo ai modelli culturali. Vuol dire sempre e solo assistere passivamente a quello che viene proposto o interiorizzarlo? E come? Per capire meglio il discorso, Marco ha presentato un gioco, “completa la frase”: cosa ci viene in mente quando qualcuno dice “Nel mezzo del cammin di nostra vita…” “…mi ritrovai in una selva oscura”. Apprendere nuovi modelli culturali vuol dire anche questo: raggiungere una buona padronanza culturale insieme alla padronanza linguistica.
Perché è così importante assimilare i modelli culturali e non solo una lingua?
Apprendere una lingua vuol dire imparare a vedere la realtà secondo i modelli del popolo straniero.
Cosa comporta questo? Lo sviluppo di competenze e abilità interculturali che possono essere misurate, un po’ come la padronanza linguistica, in livelli del Quadro Comune Europeo di Riferimento per la conoscenza delle lingue.
Dopo questo primo interessante intervento è sceso in campo Giorgio Massei che ha introdotto alcune delle differenze per cui, a volte, un corso di italiano per stranieri adulti può essere molto più impegnativo di un corso per bambini o adolescenti.
Gli adulti sono abituati a risolvere problemi, chiedono contenuti rilevanti e, soprattutto, rinunciano a qualcosa per fare il corso. Non studiano italiano solo per una missione linguistica, ma anche perché sono affascinati dall’Italia.
E per gli adulti, e in generale tutti gli studenti, qual è la competenza più difficile da acquisire nell’apprendimento di una lingua? Il poter parlare.
Non si parla parlare, si parla per agire, per fare, per ottenere qualcosa. -Paolo Balboni
Proprio perché si parla per agire, Giorgio ha dato cinque consigli per avere come risultato un’efficace produzione orale.
- Attingere alle pre conoscenze degli studenti
- La creatività dà più frutti se contestualizzata e guidata
- Il gap comunicativo/informativo stimola la produzione orale
- Gli input sorprendenti servono anche per la produzione orale
- Sfidare lo studente è sempre efficace.
Dopo Giorgio, è ritornato Marco per spiegare come poter utilizzare efficacemente il video come strumento didattico.
I video sono importanti: mostrano chiaramente gli elementi extra linguistici, come il linguaggio non verbale, le convenzioni sociali e gli usi e costumi di un Paese. Può essere facilmente il centro di una lezione e non solo un riempitivo.
Come? In tantissimi modi!
- presentando l’immagine senza audio e ricostruendo dopo il dialogo
- facendo ascoltare solo l’audio e mimando le possibili azioni
- facendolo vedere con o senza sottotitoli
- mostrando solo una parte del video e chiedendo di immaginare la parte mancante
- modificando i dialoghi
- individuando le battute
- giocando a squadre: A vede una parte, B una seconda parte, A e B cercano di capire l’intera storia.
Marco ha inoltre consigliato di utilizzare il video come compito a casa, in modo che l’alunno possa prendersi tutto il tempo necessario per la comprensione.
Tutti questi interessanti interventi sono stati intervallati da “comunicazioni di servizio” di Giacomo Pierini relativi ala storia di Alma Edizioni e al funzionamento della casa editrice: non ci sono solo i contenuti da preparare, ma anche i libri da distribuire!

Ebbene sì, stanno arrivando! Tutti i professori sanno quanto sia difficile trovare materiali validi per i livelli avanzati di italiano per stranieri… ed eccoci accontentati! Il Nuovo Espresso per i livelli B2 e C1 sono quasi pronti e verranno distribuiti a partire da marzo/aprile 2017.
Considerazioni finali: molto spesso gli eventi di questo tipo -giornate di formazione per insegnanti- se gratuiti sono semplicemente una vetrina per sponsorizzare i prodotti della casa editrice. Con Alma non è successo questo: gli insegnanti hanno ricevuto informazioni e spunti interessanti per le loro lezioni, senza essere obbligati a comprare nulla. Ogni insegnante, infatti, ha ricevuto in omaggio una copia dei libri di Alma e ha avuto la possibilità di parlare con Intertaal, società distributrice dei libri Alma in Belgio. Ma, attenzione, non era possibile comprare nulla!
A giornata conclusa ero soddisfatta. Ho avuto il piacere di usare i libri per studenti principianti e intermedi di Alma, e già con questo utilizzo mi sono resa conto che la casa editrice lavora per contenuti di qualità a un prezzo giusto. Perché, diciamocelo, essere insegnanti di italiano per stranieri vuol dire essere talmente innamorati della lingua e cultura italiana da aver trovato un modo per parlarne sempre senza essere giudicati. E Alma edizioni, a mio parere, incarna perfettamente questo spirito. Non so molto di marketing e pubblicità, ma mi sembra il tipico caso in cui il passaparola funziona perché i prodotti sono di qualità e lo sforzo della casa editrice sembra essere quello di dimostrare tramite i libri un amore incondizionato verso questo bellissimo e maltrattato Paese.

