É un po’ strano scrivere di un libro conoscendo personalmente lo scrittore.
Matteo Cavezzali nasce come giornalista per un settimanale locale e fin da subito il suo stile, almeno secondo me, è caratterizzato da una scrittura impegnata ma distaccata. Un po’ come è lui, riservato ma capace di prendersi il suo tempo per scegliere le parole adatte.

Ho comprato Icarus – Ascesa e caduta di Raul Gardini in Ebook, fresco di pubblicazione, curiosa soprattutto per il tema che mi aveva sorpreso: la storia di Raul Gardini.
Da immigrata ravennate nata nei primi anni ’90 ho conosciuto la storia dell’imprenditore di rimbalzo, per sentito dire, perché Raul Gardini continua a essere presente nella sua città. Matteo accenna in alcuni passaggi del libro la tortuosa vita dell’imprenditore, ambizioso fin da piccolo, e fin da subito la lega non solo alle persone, ma anche ai luoghi della città romagnola.

Una delle prime cose che la gente dice quando si parla di Gardini è “l’hanno suicidato”. Non è uno di quei modi di dire sgrammaticati tipici della Romagna. A Ravenna tutti pensano che Raul Gardini sia stato ucciso, e Cavezzali in un certo modo parte da questa idea per scrivere una non-fiction sulla vita del ravennate.
Spicca la volontà di mettere in chiaro che il libro è sì basato su numerosi incontri di Cavezzali con i vari protagonisti, diretti e indiretti, ma che altro non è che una sua rivisitazione giornalistica. Sono interessanti le parti in corsivo, momenti della storia della famiglia Ferruzzi-Gardini che mancano perché troppo personali, che Cavezzali immagina e riesce a integrare perfettamente nel quadro del romanzo non-fiction.
Lo consiglio a chi è curioso di conoscere meglio un pezzo della storia italiana e di Tangentopoli, leggendo un libro impegnativo, che lascia con più domande che risposte, ma scorrevole e soprattutto -non è scontato- di ottima qualità.
